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QUANTO GUADAGNA UN CONSULENTE FINANZIARIO
Per indirizzare i propri risparmi nella direzione giusta occorre un grande senso di responsabilità e una cultura finanziaria fuori dal comune.
Investire è una cosa molto seria, una pratica da non prendere alla leggera per non compromettere il proprio capitale. Fortunatamente, da qualche anno a questa parte, con l'evolversi del mercato del risparmio si è fatta larga una nuova figura professionale: il consulente finanziario.
Un professionista qualificato con soluzioni giuste sempre a portata di mano, particolarmente indicato in periodi di crisi economica quando far fruttare i propri capitali diventa una necessità ancora maggiore.
Se anche tu sei veramente interessato alla materia in questione e a capire quanto guadagna un consulente finanziario, cosa fa, quali sono i requisiti e il titolo di studio necessari e come effettuare l'iscrizione all'Albo professionale continua a leggere con interesse i paragrafi seguenti.
Consulente finanziario: stipendio
Ricoprire il ruolo di consulente finanziario è un compito piuttosto serio e impegnativo, che richiede una grossa preparazione di base e grandi conoscenze in materia finanziaria.
Un lavoro che comunque se svolto in maniera estremamente professionale e con l'esperienza dovuta dà grosse soddisfazioni personali e in termini di guadagni.
Come tutti i liberi professionisti, il consulente finanziario non percepisce uno stipendio fisso ma genera i guadagni a seconda del numero e della qualità delle prestazioni professionali svolte e dell'esperienza maturata sul campo.
Una retribuzione dunque legata direttamente alle capacità professionali, alle prestazioni lavorative e all'esperienza.
Tuttavia mediamente lo stipendio annuo di un consulente finanziario si aggira intorno ai 60mila euro, circa 5mila euro mensili.
Un guadagno di tutto rispetto soprattutto se confrontato agli stipendi medi degli italiani. Chiaramente, nei casi di profili junior, gli stipendi si abbassano sensibilmente fino a circa 3mila euro al mese.
Viceversa un consulente finanziario con un profilo senior può arrivare a guadagnare anche 80/85 mila euro l'anno, mentre uno con una pluridecennale esperienza può arrivare a percepire un compenso annuo intorno ai 100mila euro.
Anche in questo lavoro dunque le capacità professionali, relazionali e l'esperienza fanno la differenza. In ogni caso, per comprendere meglio i compensi di questa figura professionale, puoi fruire di un software per la stesura di un business plan consulente finanziario con tutte le notizie utili, come l'efficace prodotto proposto da 1businessplan.it, da modificare a seconda delle proprie informazioni.
In altre parole, se sei alla ricerca di specifiche notizie sulla retribuzione e l'organizzazione lavorativa di un consulente finanziario, utilizzare il software business plan di 1businessplan.it è un'ottima opportunità.
Un software altamente funzionale che contiene un esempio di business plan "consulente finanziario" già fatto, su cui apportare solamente le modifiche ritenute opportune per adattarlo al tuo caso reale in caso di necessità, per avere le risposte cercate sulla base di precisi calcoli.
Strumenti veloci, facili da usare e di grande aiuto per risalire ai compensi percepiti dai consulenti finanziari.
Consulente finanziario: cosa fa
Finora ti ho spiegato quanto può arrivare a guadagnare un consulente finanziario e lo strumento da utilizzare per calcolare la sua retribuzione.
Arrivati a questo punto, è bene però che tu sappia anche quali siano i compiti di un professionista del genere. Innanzitutto un consulente finanziario è una persona esperta di prodotti e servizi finanziari come mutui, prestiti, azioni, obbligazioni, piani di risparmi, strumenti previdenziali e polizze.
Un grande conoscitore di finanza perennemente impegnato in analisi di situazioni fiscali ed economiche e nell'esame dei prodotti di mercato.
Il consulente finanziario effettua uno studio continuo dell'andamento di mercato per dare agli utenti delle pronte risposte sui punti di forza e di debolezza degli strumenti finanziari. Un consulente finanziario è solito consigliare al cliente le soluzioni più adatte per garantirgli un benessere economico, illustrandogli le migliori proposte bancarie, le offerte delle società delle gestione del risparmio e delle società di intermediazione mobiliare.
Un libero professionista senza vincoli con alcun ente, dunque libero da conflitti di interesse e vicino agli interesse dei clienti, con i quali instaura continui rapporti di fiducia.
Una figura professionale disciplinata nel nostro Paese dal testo Unico Bancario (D.L. 385/1993), dal Decreto Eurosim (D.L. 415/96), dal Testo Unico della Finanza (D.L. 58/1998) e dal D.M. MEF 472/1998.
Tuttavia la figura di consulente finanziario è stata riconosciuta con la denominazione attuale dalla Direttiva Comunitaria 2004/39/CE del novembre 2007.
Consulente finanziario: requisiti necessari
Vista la natura del suo lavoro, riconducibile alla gestione dei capitali e alla consulenza su servizi e prodotti, il consulente finanziario deve principalmente trasmettere fiducia e professionalità alla propria utenza.
Senza queste capacità difficilmente riuscirà ad incrementare il suo portafoglio e il suo volume di affari.
Pertanto, per una completa affermazione nel campo, un consulente finanziario deve necessariamente possedere specifiche competenze economiche-finanziarie:
- tecniche di vendita;
- grande conoscenza della matematica finanziaria;
- conoscenze delle dinamiche di mercato;
- capacità gestionali, organizzative e di analisi;
- sviluppo di soluzioni personalizzate in materia finanziaria;
- conoscenze in fatto delle norme in materia;
Inoltre un bravo professionista non può prescindere da grandi capacità personali di negoziazione, di ascolto, dalle abilità relazionali, dalle capacità strategiche, dinamiche, motivazionali e di gestioni delle situazioni critiche e stressanti.
Occupandosi poi principalmente di scegliere servizi e prodotti del mondo finanziario, il consulente deve sapere dettagliatamente le proposte commerciali delle società con le quali ha stretto un patto di collaborazione e agire nel pieno rispetto dei principi di onorabilità indicati nel D.M. 472/98.
Invece, in riferimento al titolo di studio per lo svolgimento della professione, è opportuno un titolo accademico in tema economico (esempio: Laurea triennale in Economia e Finanza), anche se formalmente è sufficiente il diploma di istruzione di scuola secondaria superiore.
Questo perché una specifica laurea triennale soddisfa l'acquisizione delle fondamentali nozioni teoriche e pratiche per accedere alla professione.
Finito il corso accademico di studi, per diventare a tutti gli effetti un consulente finanziario occorre poi l'abilitazione alla professione, ottenibile con l'iscrizione all'Albo Unico dei Consulenti Finanziari, oggi disciplinato dal D.L. 262/2005.
Per effettuare l'iscrizione all'Albo professionale serve il superamento di un esame, che viene indetto dalla Consob con cadenza quadrimestrale.
Nei casi di una certificata esperienza di almeno tre anni, l'aspirante consulente può chiedere di essere esonerato dal sostenere la prova d'esame per essere iscritto direttamente all'Albo professionale.
Da quanto visto finora è quindi abbastanza evidente che si tratti di una professione molto affascinante e soddisfacente sotto diversi punti di vista, ma difficile e di enormi responsabilità.
Il consulente finanziario ha il compito di trasmettere fiducia e sicurezza a tutti coloro che richiedono il suo supporto, esaminando dettagliatamente criticità e obiettivi con scrupolo e grandi capacità di controllo.
Per finire, a un buon consulente finanziario non devono mai mancare alte competenze professionali, esperienza, particolari requisiti di onorabilità e le capacità per potersi muovere dinamicamente anche in situazioni di lavoro altamente stressanti.
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